8. Bacche
I ricercatori dell’Università di Hallym in Corea del Sud hanno scoperto che l’applicazione topica di un antiossidante chiamato acido ellagico porta ad una ridotta risposta infiammatoria ai raggi UV, secondo uno studio articolo di ScienceDaily. L’acido ellagico si trova comunemente nei lamponi, nelle fragole e nei mirtilli rossi. L’acido ha rallentato il rilascio degli enzimi che scompongono il collagene nelle cellule della pelle dei topi e degli esseri umani nel corso di otto settimane. Non è chiaro se gli effetti siano gli stessi quando si mangiano bacche, quindi sono necessarie ulteriori ricerche.
Alimenti che possono aumentare la sensibilità al sole
Mentre aggiungi alimenti alla tua dieta per aiutare a bloccare i raggi UV, potresti voler usare una protezione solare extra se sei un fan dei seguenti alimenti, che potrebbero avere l’effetto opposto:
Succo di agrumi
Sebbene gli agrumi e i succhi siano fantastiche fonti di vitamina C, un antiossidante essenziale, uno studio ha trovato che i bianchi che consumavano grandi quantità di agrumi avevano maggiori probabilità di sviluppare il melanoma. Gli agrumi, inclusi limoni, lime, arance e pompelmi, sono ricchi di sostanze chimiche presenti in natura chiamate psoraleni e furocumarine, che sono state collegate al cancro della pelle. I ricercatori hanno intervistato soggetti nell’arco di 25 anni e hanno scoperto che i bianchi che mangiavano pompelmo tre volte o più a settimana erano maggiormente a rischio. Il consumo regolare di succo d’arancia presenta rischi minori, anche se non insignificanti.
Succo di sedano
Questo potrebbe essere meno comune nella dieta media, ma numerosi studi negli ultimi due decenni mostrano un legame tra un elevato consumo di psoraleni e il cancro della pelle. Uno studio in Giornale di dermatologia investigativa ha scoperto che “una sostanziale esposizione agli psoraleni [and] l’ultravioletto A aumenta notevolmente il rischio di cancro della pelle non melanoma”.
Il sedano è particolarmente ricco di psoraleni, anche se mangiare la verdura in sé non ne presenta abbastanza da costituire un problema, dice Katta. Consiglia però di evitare il succo di sedano, perché può diventare una fonte concentrata di psoraleni. “Consiglio sempre cibi integrali rispetto ai succhi”, afferma.